Cosa porta 500.000 Alpini tutti gli anni al loro raduno in una citta italiana? Se ne potrebbe parlare, ma a dire il vero non lo so.
Eppure nel marzo del 2019, quando io e Linda abbiamo stabilito la data dello shooting, certo non immaginavamo che stavamo scegliendo proprio la data del raduno degli Alpini a Milano!
Il risultato fu...Alpini ovunque!
Alpini alticci spuntavano come funghi dappertutto, ed evitarli nelle inquadrature è stata un'impresa, a volte impossibile:
Ma andiamo per ordine.
La suspence ed il pathos per questo shooting sono iniziati addirittura il giorno prima, quando James ha scoperto di avere la casa libera nel week end.
Quando si vive con i genitori avere la casa libera è un evento raro da sfruttare al massimo, e quindi nonostante lo scarso preavviso, il pacco era totalmente giustificato.
Indagando tra i miei amici per la posizione di esperto tecnico luci, non è stato difficile trovare un sostituto una volta descritta la mansione...
Ma ecco che, una volta accordatomi con il grandissimo Lorenzo,...è arrivato il messaggio di James che diceva che la tipa gli aveva dato buca...too late mio caro James, sarà per la prossima volta!
Il punto di ritrovo era alla Darsena di Milano, il bar che sta proprio sulla riva.
Questo il mio messaggio a Linda una volta arrivato, testuali parole: "Se sono in darsena sono al posto giusto secondo me".
Ogni volta che giro per Milano mi sento sempre un po' come il "ragazzo di campagna".
Il cappuccio e brioche era mediocre, e se devo essere sincero, mi aspettavo qualcosa in più anche dalla darsena, forse me la immaginavo più verde e meno "colata di cemento".
Finita la colazione, ecco che tutto era pronto per lo shooting.
Dalle foto del profilo di Linda avevo intuito che la sua estetica richiedeva focali corte, al contrario di Malika, per cui le foto migliori erano quelle con il 180 2.8.
Non so se l'ho letto da qualche parte o è frutto della mia immaginazione, ma secondo me ogni viso ha la sua focale.
Questa è una foto di Linda frontale con il 180 2.8:
La focale 180 appiattisce e schiaccia, per un viso rotondo come quello di Linda non è l'ideale a mio parere, almeno non per foto frontali.
All' estremo opposto ho usato il 35:
Le focali più corte allungano il viso e per Linda erano a mio parere più congeniali, ed infatti le foto fatte dal 100 in giù sono le migliori.
Dal canto suo Linda ha subito messo in gioco la sua esperienza, che nonostante la giovane età è stata subito evidente. Io non avevo grandi idee da mettere in pista, e tutto sommato la sua proattività mi faceva anche comodo.
Ecco i primi scatti col 100 2.8:
Diciamo che già in condizioni normali a fare uno street shooting non è che passi inosservato.
Figuriamoci il giorno della adunata degli Alpini...
Lui aveva visioni mistiche...
Non poteva mancare la consegna della bottiglia e foto annessa:
Come vedete è stato uno shooting abbastanza impegnativo... :-)
Tra una calata di alpini e l'altra riuscivamo anche a fare qualche scatto serio:
Una volta lasciata la darsena ci siamo diretti verso il fiorista più vicino...volevo comprare qualche fiore per introdurre un elemento, per quanto banale, almeno un po' diverso.
Siamo quindi capitati in questo baracchino di uno straniero, su per giù pachistano, al quale chiesi 5 rose bianche e 2 rosse.
Il ragazzo mi ha risposto con delle frasi che a me e Lorenzo erano incomprensibili, tra le quali potevo cogliere qualche numero.
Mi parve di cogliere ad un certo punto un 17... io allarmato l'ho subito fermato ed ho ripetuto i miei due numeri...5 bianche e 2 rosse!!
Siamo andati avanti per un po', quando tra i numeri intervallati da frasi in una lingua sconosciuta riconobbi una serie decrescente...stavo involontariamente contrattando il prezzo al ribasso!
Ad un certo punto, non so come, il ragazzo si è fermato, ha detto una cosa del tipo "7 rose 13 euro e mezzo". E io... "OOKKKK"!!!
Non so quanto costi una rosa a Milano, ma mi è sembrato un prezzo accettabile, e non avrei di certo cominciato a contrattare volontariamente.
La confezione delle rose era abbastanza misera ma non volevo certo riprendere un discorso che non so dove sarebbe potuto andare a parare.
Con i fiori l'unica foto decente a mio parere è questa, fatta con il 35 da una prospettiva rialzata e ravvicinata:
Sembra che questa sia anche una foto che Linda proprio non gradisce.
Il problema è la focale 35, che a quella distanza introduce parecchia distorsione prospettica, e Linda probabilmente non si vede bella. Per la cronaca la foto non piace neanche a mia moglie. A me piace.
Le altre foto dello shooting le potete vedere nella galleria dedicata a Linda.
Linda ha un sogno nel cassetto: diventare un' attrice. Quando l' ha detto quasi se ne vergognava.
Eppure alla sua età il più grande delitto che si possa fare a se stessi è privarsi dei propri sogni, per quanto difficilmente realizzabili essi siano, in nome di un senso della realtà o di un pragmatismo che dovrebbe appartenere a ben altre età (tipo la mia).
Coltivare i propri sogni e le proprie passioni è quasi un dovere verso se stessi, soprattutto a 18 anni, quando tutto è ancora possibile.
I sogni della mia adolescenza sono ancora le mie passioni di oggi che ho 43 anni. Se penso a quanto mi hanno dato e mi stanno dando la musica e la fotografia, non posso che raccomandare a Linda di coltivare i propri sogni.
Poi a posteriori è chiaro che se non avessi studiato ingegneria a quest' ora più che coltivare le mie passioni sarei a coltivare, anzi, a raccogliere pomodori...nel migliore dei casi!
Per fortuna ho coltivato anche la mia passione per l'informatica e il sogno di diventare ingegnere!
Alla prossima e grazie per la cortese attenzione!